Sabato per cena ( tanto vò torna’ ma prenoto )
. E bada vì E bada và E ‘un s’ariva E ‘un si riparte...
. E bada vì E bada và E ‘un s’ariva E ‘un si riparte...
- E’ stato un vero piacere conoscere il mitico Giovanni Sani, grande amante di Lucca e della sua “parlata” e membro molto attivo del gruppo Facebook cittadino più popoloso. - I suoi post su “Sei” hanno sempre un disincanto unico, una delicatezza e una poesia che tocca l’anima...
- - Io lai, l’airon L’hai mai veduti? Inceneriti-gambettuti E ispenti di color. - Come di passiflora Mi par bigio ‘r fiore Di vella passione Ch’ pogo si ‘onsola. - Con quel beccon Hai voglia d’allunga’ Gli’è dura anco bacia’! - “Chi soffre per amor” -dice-“Non sènta pena” ( -di’o-Si, ma da na sema! ) - - L’airone cenerino, cioè del color grigio-blu della cenere come...
- — Avete presente la luna quando è mezza come stasera? - Pare un tordello! - Un bel tordello senza sugo ( ragù ) che galleggia nello scuro del cielo notturno. Ma ancora più tordelli ( babbei )sono i “pappà”, le mamme ed i nonno-taxi che aspettano i ragazzi,tutti nel solito posto,...
- - Il cxxx è fatto per la gente dótta , Per il villan fottuto C’è la pòtta ( Pietro Aretino ) - [caption id="attachment_3070" align="alignnone" width="300"] Pietro Aretino dipinto da Tiziano[/caption] - - Chissà se Pietro Aretino, il discusso poeta e drammaturgo di Arezzo autore di sonetti piuttosto licenziosi e “coloriti” ma anche di dissertazioni...
- — Tordo’ s piedino ( ditto cor genitivo anglese: “ir piedin der tordo” ) - - Sarebb’a dì la “śampa” La “grinfia coll’ugnoli” Ch’attende po’ a tutt’i lavori E che i’ rramin agguanta. - Si rimira sempre all’ale Dell’uccelli e anco del “tordo” Che dar nome sòna “gronchio” Ma è tutt’un dì vorgare...
”Vien su a occhiate” è come dire “Cresce a occhiate” o “Cresce a vista d'occhio” ossia quando un qualcosa si sviluppa tanto velocemente che il cambiamento sia visibile già tra due occhiate ravvicinate. - Si sentiva dire per i bamborini: - "Bellino, Dio lo sarvi! Vien su a occhiate!" - [caption id="attachment_3038" align="alignnone"...
- - Discorzi ar molo - Sentuta mentovà òra “Lucca” -Mentr’ero sur molo- ‘N só se dicevin dello scolo O solo ch’era brutta. - Piuallà, ma no spiaggiata, C’era, rossa, ‘na draga Lì śitta-śitta che pescava ni dava secche all’infoata: - Sù acqua e rena e giù liddai...
- Una giornata sulla TXXX - “Chi ha l’orecchi per intende in tenda, gli artri in roulotte” ( G.Marx ) “...
“ Niffitume fanni lume!” - Un modo di dire lucchese che vuole indicare lo stato di nervosismo di una certa persona che appunto è “niffita” cioè indisposta è intrattabile. - Quanto al “far lume” probabilmente l’associazione è semplicemente dovuta alla rima ma voglio pensare che sia collegato al fatto...