29 Dic Il capodanno medievale
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Durante il medioevo il capodanno veniva festeggiato in date diverse a seconda del luogo, paese o città.
Questo accadeva sia in Italia che all’estero. Infatti non tutti avevano riconosciuto il vecchio calendario giuliano (promulgato nel 46 a.C. da Giulio Cesare) che voleva cadesse, come adesso, il primo gennaio.
In molti paesi fu scelta come data quella del 25 dicembre, giorno di Natale, o quella del 25 marzo, giorno del concepimento di Gesù. Mentre in Spagna si era soliti riconoscere come data il 1 gennaio in Francia, Inghilterra e Germania si optò spesso per far coincidere la data del Capodanno con il giorno di Natale.
Ovviamente questo accavallamento di date si ebbe anche in Italia dove la festività ricorreva, secondo il calendario bizantino, il primo settembre (Puglia, Calabria e Sardegna) o nellepiù usuali date del 25 dicembre e 25 marzo.
A Venezia ed in tutto il suo territorio il Capodanno coincise con la data del 1 marzo che era giorno di festa in tutti i territori della Serenissima. In Toscana si ebbe un’interpretazione molto particolare della festività: Pistoia, Massa, Arezzo e Cortona erano solite festeggiare il capodanno il 25dicembre mentre Lucca, Prato, Siena e Firenze scelsero il 25 marzo.
Una differenza più singolare, tanto per cambiare, era quella tra Firenze e Pisa. Entrambe le città prendevano come data di riferimento quella della Incarnazione di Gesù (25 marzo).
Ma ognuna festeggiava il Capodanno a modo suo:
Pisa anticipava di nove mesi la data della Natività facendo partire il Capodanno il 25 marzo mentre Firenze, da sempre legata al culto della Madonna, usava festeggiare l’inizio dell’anno il giorno della festa dell’Annunciazione, ma posticipava di tre mesi la data, a partire dal giorno della nascita di Cristo.
Di conseguenza, nelle due città, la festa di Capodanno del 25 marzo, riguardava in pratica anni diversi: Pisa anticipava Firenze di 12 mesi.
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Questa regola perdurò sino al 20 novembre 1749, quando il granduca Francesco Stefano di Lorena abolì per decreto la feste di Capodanno celebrate nella stessa data ma di anni diversi per via di calcoli differenti.
Questo portò all’unificazione della Festa da allora celebrata ilprimo gennaio ed al contempo spiega perché domenica scorsa a Firenze si sia svolta una grande cerimonia storica cui hanno preso parte tutti i gruppi toscani proprio per ricordare questa antica tradizione popolare.
Altra particolarità del Capodanno lucchese è quella dell’antica tradizione del doppio brindisi in quanto dopo il primo brindisi da effettuarsi allo scoccare della mezzanotte, a Lucca dopo 17 minuti e 58 secondi si brinda nuovamente per l’arrivo della “Mezzanotte di Lucca”.
Infatti sin dai tempi dell’antica Repubblica l’ora ufficiale della città era quella scandita dal passaggio del sole sulla storica meridiana posta sulla torre delle ore che in pratica porta ad un posticipo dell’ora normalmente riconosciuta.
di Massimo Baldocchi
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