31 Ott Numeri Romani Liberi
Suggestioni del dipinto astratto dal titolo “Numeri romani liberi”,
con tecnica ad acrilico su tavola 150x90cm, della raccolta “Breve storia dell’umanità”
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L’Uomini
senza regole
o numeri
sarebbero
-forse-
nuvole…
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Credo che la storia dell’umanità si possa riassumere con puochi brevi passaggi riconducibili a macro-epoche e rappresentabili in simboliche figure geometriche.
La convivenza ( o sopportazione ) degli uomini con tali figure, o strutture del tempo, è probabilmente alla radice del contrasto che determina la terrena latente insoddisfazione della nostra specie di animali pensanti.
Che l’Uomo sia un essere infelice non è una novità, tutta la letteratura ( antica, classica e moderna ) ne ha descritto il conflitto esistenziale con minuziosi e affascinanti passaggi, mi limito a dire che, nel nostro tempo, siamo talmente concentrati sui problemi della quotidianità e sulle architetture che abbiamo creato intorno alla nostra semplice natura che, quanto invece ci sovrasta clamorosamente, diviene, per una sorta di assuefazione al soffrire, a tratti invisibile.
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In questa “breve” storia si colloca, ad un certo punto, la macro-epoca dei Romani che hanno insegnato al mondo il diritto, le regole, l’organizzazione e in sostanza inquadrato in una sorta di pesante schema ( o struttura o gabbia ) la vita degli uomini.
In buona sostanza si può affermare che abbiano esportato, colonizzando la Terra, quella cultura ellenica che era rimasta un fenomeno soltanto “regionale” nell’antica Grecia dei filosofi-matematici.
I romani adottarono un sistema costruttivo a quadrati ( o rettangoli ) con linee ortogonali che allargavano parallelamente al cardo e al decumano. Lo stesso “foro” era una grande piazza con angoli retti ben delineati, acuminati spigoli che contrastavano e contrastano con la nostra rotonda e ovoidale fattezza.
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de Il Lustro
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