05 Mag La “sterzata” del Fillungo
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Avrete certamente notato che, provenendo da Canto D’Arco e percorrendo via Fillungo, dopo un lungo tratto perfettamente rettilineo, superata via San Giorgio e arrivati all’incrocio tra via Mordini e via degli Angeli, quasi inspiegabilmente via Fillungo devia sulla destra con un angolo di circa 40°.
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Su quell’incrocio era posizionata l’antica porta romana dalla quale usciva la via “Clodia secunda” che si immetteva in Garfagnana, quella zona cioè che i romani chiamavano la “Grande selva”.
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Quindi, essendo questa via il prolungamento esterno di via Fillungo, cioè dell’antico Cardo romano, non sembra esserci alcun motivo nel dover cambiare così repentinamente direzione a meno che, proprio uscendo dall’antica porta, non ci fosse stato un ostacolo, un qualcosa che impediva di proseguire diritto obbligando i progettisti dell’epoca al cambio di direzione.
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Quasi sicuramente, come si vede nell’immagine, la deviazione fu resa necessaria per immettersi ortogonalmente, cioè ad angolo retto, sul ponte costruito per passare al di là del fiume il quale, in quell’epoca e molti anni prima della costruzione dell’anfiteatro (II secolo d.C. evidenziato dal tratteggio), con una larga curva, scorreva assai vicino le mura romane.
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A ulteriore supporto di questa ricostruzione, consideriamo anche l’andamento di via Fontana la quale, intersecando via Fillungo con un angolo quasi retto, sembrerebbe proprio che, svoltando a sinistra prima del ponte, potrebbe essere stata una più che normale via parallela al corso d’acqua e diretta ad ovest, quindi, riconsiderando il tutto, si intravedono soluzioni logiche in grado di fornire risposte accettabili.
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C’è sempre un motivo…
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di Enzo Puccinelli
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