30 Lug Menzogna e Verità
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Ho “dimórto” corteggiato il signor Mimmo Tattrabacco, uomo lucchese DOC che è autore di vari libri ( di cui alcuni di poesia ), persona attiva in vari progetti artistico-culturali e membro di gruppi e organizzazioni di rievocazione storica.
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Mi interessava in particolare, non il “nome”, lo pseudonimo mi piace molto, ma la gran sensibilità con cui sa descrivere il suo mondo, interiore ed esteriore, partendo dalla sua terra.
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La poesia è un ambito privato assai intimo, poco diffuso ( purtroppo ) ed affatto commerciale; in molti ne scrivono ma pochi ne condividono per motivi di pudore o timore.
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Il progetto Justinlucca è corale e condiviso ed ha per tema “solo Lucca”. Con questo non si è obbligati a parlare soltanto di storia o vernacolo o arte…chi ha piacere può contribuire con la propria personale sensibilità a illustrare gli argomenti categorizzati purché sia nato a Lucca, risieda a Lucca o parli di Lucca in modo “disincantato” ed un po’ poetico.
Un limite?
Non credo.
Sapete quanto se ne possa parlare?!?
Direi piuttosto una focalizzazione su un soggetto e su un tempo.
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de Il Lustro
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Menzogna e Verità
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Menzogna e Verità camminavano affiancate sulle tortuose strade degli esseri umani.
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Menzogna ad un tratto aumentò il suo passo e disse a Verità:
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“Sei lenta e pesante ed io sono molto più veloce di te.
Man mano che corro di labbra in labbra, la mia forza aumenta, divengo sempre più grande, veloce e dietro me, aumentano le schiere di coloro che mi seguono fiduciosi.”
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E mentre parlava, Menzogna si allontanava sempre più velocemente da Verità.
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Fu allora che Verità, mentre col suo passo cadenzato e inesorabile, con la sua voce ferma e perentoria, con queste parole si rivolse così a Menzogna e la sua voce risuonò potente di valle in valle:
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“È vero! Tu corri molto più veloce di me, ma il cammino è lungo e impervio e il mio passo inesorabile. Per quanta strada tu possa percorrere, per quante leghe tu possa precedermi, per quante siano le stelle che tu scorga prima del mio passaggio, per quante siano le schiere che accompagnano la tua fuga, per quanto tempo ed energia mi occorra a percorrere questo interminabile cammino, io ti raggiungerò. Proprio quando tu sarai in vista del traguardo, rivolgendo il tuo sguardo alla meta, con sgomento mi vedrai già oltre il confine, che ti attendo, nuda, giovane e bellissima, proprio come nel lontano tempo in cui iniziai il mio cammino”.
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di Mimmo Tattrabacco
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