Ir Gabbian briao ( il gabbiano ubriaco )

Ir Gabbian briao ( il gabbiano ubriaco )

Ir Gabbian briao 

S’era io ‘ e’n briao  ner porto

Rionosciuto tale, detto “Pialla”;

‘N só se veniva da Fibbialla

O dalla pólla del morto…

Di siuro acqua ‘un ne beveva

-avesse a fa la ruggine –

Lo giuro vì, s’un muggine,

M’inculasse ‘na balèna.

Com’è che oggi la tóre

S’è sveglia’ a cap’a giù?

Che ‘r mare ha più colore 

Che aquiloni c’ha Picciú?

Delafia-gesu-ssignore

Ma un saró mia vaggiù ar Bozzone?!?

de Il Lustro

( raccolta poesie fatte con l’uccello per protagonista )

La Torre Matilde dal Bozzone – prova unica

“Ir Pialla avea la nomina

E vell’artri erin briai”

( Modo di dire lucchese )

La reputazione di una persona è cosa assai importante. Il confine con la  parola ( assai abusata)  “Privacy” è vicino e delicato.

Il giudizio, d’altronde, è il primo strumento di misura con cui ci confrontiamo con i nostri simili umani ,una sorta di scudo per decifrare situazioni e persone.

E’ anche una forma di pigrizia mentale laddove si preferisca l’interpretazione di altri ( o il luogo comune ) evitando di approfondire o “rischiare” del proprio.

Nei paesini tutti hanno un soprannome o il nome proprio è accompagnato da altri nomi parentali o di luogo atti ad identificare meglio il soggetto.

In ogni frazione ( ed in ogni bar )  c’è un Gatto o una Volpe o un Grillo e anche un Beppino di Cecco o Gigi di Gagno…

Probabilmente il fantomatico Pialla sarà stato un ubriacone e frequentatore a tempo perso dei bar, ma è altrettanto credibile che gli stessi suoi compari fossero altrettanto poco sobri pur uscendone lindi nella reputazione. 

Verissimo poi il motto “in vino veritas” cosiccome che da ubriachi si facciano anche molti discorsi a “bischero” ( senza senso ) o giuramenti non richiesti e improponibili.

“Da domani smètto di béve!”

“Io lai, vo’ tirà via ir pacchetto delle sigarette!”

La parolaccia associata alla baléna è stata necessaria per richiamare l’augurio popolare ( in bocca al lupo ) che recita:

“In culo alla balèna”

Può succedere ad un animale di ubriacarsi? 

Si vedono spesso gatti e cani che sembrano spiritati ed hanno atteggiamenti piuttosto bizzarri; quindi anche un gabbiano che abbia alzato un po’ il gomito può capitare che si svegli in compagnia di un noto bevitore e con la testa penzoloni sull’acqua ammiri un capovolto scenario: il riflesso della torre Matilde, dei pini, degli edifici e delle barche sulla superficie del mare; un dipinto ricco di colori come gli aquiloni del popolare Picciù, l’uomo che ha fatto sognare generazioni di bambini.

 

 Ma l’uccello, distratto dalla vista ( o forse dagli effluvi dell’alcool ),si crede per un attimo al molo, quasi in mare aperto, mentre invece si trova soltanto al Bozzone.

de Il Lustro

L’amatissimo Picciù, produttore di aquiloni che distribuiva sulla spiaggia di Viareggio reclamizzando così: “ Aquiloni per bimbetti che volino!!!”

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Versione 🇮🇹 

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Il gabbiano ubriaco 

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Eravamo nel porto ( di Viareggio )

un risaputo ubriacone 

chiamato “il Pialla” 

ed io.

Non saprei se il Pialla 

fosse originario del paesino di Fibbialla

o della località Polla del Morto in Massarosa.

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Sono però sicurissimo 

e pronto a giurarlo su un cefalo 

che egli non bevesse acqua 

( ma solo alcolici ) 

per timore che nel suo organismo potesse prodursi della ruggine ferrosa.

Che mi sodomizzi una balena 

se dico una bugia !

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Mi domando perché quest’oggi la torre Matilde 

si sia destata al mattino al rovescio

e perché il mare 

sia così colorato 

da superare i variopinti aquiloni 

che il popolare Picciù 

produceva per i bambini.

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Per diamine…

non mi sarò mica svegliato, 

dopo una sbronza, 

nel porto 

( e così facendo, 

con la testa penzoloni 

verso lo specchio d’acqua 

io stia ammirando invece 

i soli riflessi )???

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de Il Lustro

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Bozzetto finalista per il bando internazionale “Pescatori di porte”

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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