08 Mag La Storna
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“Monologo di una Storna ripassata al volo coll’uovo”
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Parete ‘n’ovo
ma com’i mii,
no scaarito.
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Guasi murat’a mesura,
mesura d’omo:
linda e perfecta…
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Ripassata al volo
di port’Elisa a San Fredian
V’hó vista mesza,
lustra e ffina.
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Son Storna;
Vista l’òra
Òra si torna.
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M’aspetta
vel tegame,
Pomodora,
e ‘n artro òvo.
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Questo monologo della Storna si inserisce nella serie di poesiole fatte con l’uccello ( per protagonista ).
Storna si intende la femmina dello storno, uccello assai invadente che si muove in flotte numerose e moleste danneggiando spesso i tetti delle case.
La Storna, contrariamente alla cavallina di pascoliana memoria, in questo caso riesce a volare e nel suo tragitto est-ovest, da Porta Elisa verso la chiesa di San Frediano, si trova a osservare Il centro cittadino e l’ellisse dell’Anfiteatro assimilandoli “rispettosamente con il voi” ad un uovo.
Un uovo dalle proporzioni perfette ed auree, una città dalla misura d’uomo, a sua misura, lucente (Lucensis), dai natali illustri, della finezza di una nobildonna.
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L’uccello osserva con questa tecnica di sorvolo ( a volo d’uccello dipingevano anche i grandi pittori ) e descrive quasi-poeticamente per poi scadere, come spesso succede, nella routine della quotidianità.
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Dovrà infatti pensare al pranzo, al pranzo altrui perché verrà ripassata ( cioè soffritta con pomodoro) in un tegame ( pentola/ padella ).
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versione 🇮🇹
La storna cucinata al pomodoro con l’uovo in padella
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Quasi sembrate un uovo,
Oh Lucca;
un bell’uovo dei miei
non di quelli striminziti!
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Vi svelate a me così nitida,
nelle vostre armoniche proporzioni,
da sembrar costruita su misura,
una misura d’uomo.
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Sorvolandovi nuovamente
-se pur di fretta-
da Porta Elisa
alla basilica di San Frediano,
ho apprezzato metà soltanto
della vostra beltà ,
e raffinata lucentezza.
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Io, un’umile storna,
vi ho così visitata;
si è fatta una cert’ora
e debbo adesso rientrare
( al mio nido ).
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Lì mi attende
una donnaccia poco seria
di nome Pomodora
ed un un altro uovo,
( comune e di scarso pregio )
ma pur sempre uovo
come voi.
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de Il Lustro
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