06 Dic Il primo Casinò e la Mutua a Bagni
–
Ai tempi di Matilde di Canossa costruire un ponte come quello della Maddalena, che collegasse le due vie, Francigena e Brennero, non sarà stato certamente cosa da poco!
Pietre e calce, poiché cemento o armature in acciaio nel 1100 non esistevano, dovevano sostenere un notevole sbalzo.
Il ponte detto “del Diavolo” che ammiriamo oggi fu poi ristrutturato e modificato da Castruccio Castracani, il condottiero coevo di Dante.
–
–
L’opera di Matilde fu tuttavia un’ infrastruttura necessaria per condurre i tanti pellegrini, molti dei quali poveri, alle Terme di Bagni di Lucca, dove andavano per curarsi usufruendo dei benefici accordatigli dalla Granduchessa.
–
L’offerta della religiosissima e caritatevole di Canossa, perché di cosa gratuita si trattava, prevedeva un bagno caldo e un lauto pasto per tutti i poveri.
–
Fu eretto anche un ospitale intitolato a San Luca e creata una struttura ed un sistema che, per il tempo antico, costituì una prima forma di mutua assistenza.
–
Terminato il dominio dei Granduchi di Toscana il circolo degli anziani ( tra cui il Bonturo Dati nominato da Dante ) riprese in mano le terme e tutto il business: al primo punto dei programmi degli oligarchi l’allontanamento dei tanti poveri e non-paganti dalle terme.
–
–
I famosi barattieri, i “corrotti” criticati da Dante, gestivano molti degli interessi economici lucchesi più o meno leciti. Forse “barattiere” deriva da “baratto” ed in senso dispregiativo vuol significare “maneggione”, sta di fatto che, a detta di Dante oltre ad essere a capo della politica intrallazzavano anche con attività meno nobili e limpide.
Poi, per non farsi nemica la Chiesa, fu studiato un meccanismo per finanziare il mantenimento dei possedimenti di MatHilde e le terme stesse senza penalizzare i “disgrasziati” ospiti: creare un casinò.
–
I proventi del casinò di Bagni di Lucca, il più antico al mondo legalizzato dallo stato (primi del 1300) dovevano esser destinati a questi nobili fini.
–
–
La sede era presso le terme e fu frequentata dalle persone più importanti al mondo. Le donne potevano accedere anche senza un accompagnatore maschile che fosse il marito, padre o fratello; un esempio di parità tra i sessi molto avanzato e moderno.
–
Le restrizioni invece avvenivano sulla base del censo con una giocata minima e una massima che corrispondeva all’incirca al valore di una casa al fine di evitare eccessivi indebitamenti.
Tra i giocatori vip il Sercambi e tante personalità dell’epoca fino ad arrivare ai Bonaparte.
La foto in alto nel titolo mostra alcuni dei frequentatori del Casinò nelle epoche successive. Tra questi uomini un prete, ufficiali , dame di nazionalità inglese, francese e italiana, un bambino con un futuro da militare e la sua balia, politici e uomini d’affari e… persone di colore ( i nuovi ricchi del centro America ). Uno spaccato incredibilmente moderno se pensiamo alle discriminazioni che invece hanno accompaganato i tempi moderni con soggetto le donne o gli uomini di colore.
–
di Virgilio e Il Lustro
No Comments