06 Ott Matraia 1806
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Matraia 1806
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Dalle cave dure
della cinerina pietra
-Che ancor tutto riveste-
Discende dolce una collina,
Sol lucchese
Di vigne generose e ulivi.
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Di lì si mira il piano,
Minuto, umido e largo
-Dietro le dimore regie -.
Pare un lago bianco e verde
nei suoi nebbiosi pensieri
immerso e fermo.
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Qui vendemmia è fatta,
-Pur da poco-
E le vinacce tra‘ filari
Anch’esse fumano.
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Barsaglina, colorino
-E ‘l nostro Sangiovese-
Hanno lasciato il posto
A que’ nuovi francesi.
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Di scuotere l’olive
‘Un se ne parla
Che tra mesi
Avanti venga il freddo
Poi la merla
E sia passata la Befana.
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Di canto al poggio
Sulla strada franca
-a sassi tondi giù del fiume-
Si scansano le bestie
E i contadini co’ bimbetti
A far passare le carrosse.
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