12 Lug Il cordolo disallineato
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Nessuno è perfetto, anche le nostre mura. Il problema di allineamento del cordolo, ben visibile dall’esterno del baluardo Santa Croce, ed evidenziato nel cerchio rosso dell’immagine, ha motivazioni antiche. Il baluardo rinascimentale fu costruito tra due tratti di mura medievali, cioè quelle preesistenti davanti alle attuali carceri e quelle che proseguivano fino a collegarsi alla vecchia porta San Donato. Quando, dopo solo quarant’anni, venne deciso di ampliare il tratto ovest delle mura, oltre a costruire una seconda (ed attuale) porta San Donato, gli architetti furono obbligati a modificare pesantemente il perimetro del baluardo Santa Croce per collegarlo alle mura rinascimentali provenienti dal nuovo accesso alla città. Questa aggiunta è ben visibile anche perché il disallineamento del cordolo superiore attira l’attenzione di un osservatore attento. Nel punto di congiunzione si nota una specie di frattura inclinata, evidenziata dall’utilizzo di mattoni leggermente diversi, ma la cosa più importante e “fastidiosa” all’occhio è constatare un disallineamento del cordolo primario con quello nuovo costruito con l’ampliamento. Adesso, se pensiamo che il baluardo era stato inserito tra mura medievali le quali non erano, né sono dotate di alcun cordolo da seguire, è più che logico supporre che il posizionamento iniziale di questa rifinitura in pietra sia stata eseguita senza nessuna previsione su futuri allineamenti. L’arrivo delle mura rinascimentali dalla nuova porta San Donato che mantenevano, per tutta la cerchia, una chiara uniformità del posizionamento del cordolo, ha fatto nascere il problema e, forse, anche una grande agitazione nelle maestranze. A quel punto, quasi sicuramente, i lucchesi non avevano fondi necessari per abbassare la parte di cordolo “errata” e hanno deciso che poteva andare bene anche così…
di Enzo Puccinelli
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