21 Feb Lucca per strada: corte della neve
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Nei secoli passati, uno dei molti problemi da superare era legato alla conservazione del cibo, ovviamente per chi lo aveva in quantità tale da non riuscire a consumarlo in un solo giorno.
Prima dell’arrivo dei frigoriferi, che sarebbe avvenuto molti secoli più tardi, l’ingegno umano aveva trovato un modo “semplice” per la conservazione di alimenti deperibili, metodo usato già nell’antica Roma: la neve pressata!
Anche a Lucca esisteva questo commercio nel senso che, specialmente nel periodo estivo, molte famiglie si recavano in questa corte dove avrebbero trovato ciò che gli sarebbe tornato molto utile.
Sulle Alpi Apuane, in particolare sulla Pania, ancora oggi, anche se in quantità ridotta, si possono trovare le “nevaie”, cioè grotte e cavità naturali piene di neve perenne.
Il trasporto fino in città veniva effettuato con muli o carretti e poi quel bene prezioso veniva conservato, pressato, avvolto nella paglia o ricoperto da panni di lana.
Anche senza usare la neve, ricordo bene la mia nonna Gina quando metteva il burro dentro una bacinella piena d’acqua, la copriva con un panno e, dopo essere salita su una sedia, l’appoggiava sul tetto, ombreggiato e ventilato, al quale si accedeva da una piccola finestra di cucina. Altri tempi…
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di Enzo Puccinelli
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