20 Gen Occhio per occhio…
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Più che “porgere l’altra guancia”, quella volta, i nostri frati applicarono il più terreno “occhio per occhio e dente per dente”. Siamo nei primi decenni dell’anno 1600 e un omicida, per evitare la cattura, si rifugiò nel convento di San Ponziano, usufruendo quindi del diritto di immunità concesso dalla Chiesa. Il fratello dell’assassinato, famoso prete conosciuto in tutta la città, considerato che il Governo lucchese non era riuscito a farsi consegnare quel “mascalzone”, riunì un piccolo gruppo di uomini disposti a tutto pur di prelevare l’uccisore. Violando la sacralità del luogo, distrussero il portone d’ingresso ed entrarono con la forza nel convento malmenando molti frati e uccidendo anche un servitore del loro obiettivo, ma non riuscirono ad entrare nelle stanze dove si nascondeva l’assassino. Abbandonata quindi l’idea della punizione, sembrò che la cosa fosse finita lì però, nessuno considerò lo spirito vendicativo dei frati di San Ponziano. L’omicida, dopo quasi un anno, riuscì a fuggire da Lucca però poco dopo, durante la Settimana Santa, tra gli uomini in attesa della confessione, un frate riconobbe uno dei partecipanti all’assalto al convento. La vendetta era a portata di mano e, senza farsi troppi scrupoli, lo uccisero a bastonate….
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di Enzo Puccinelli
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