Nòvo dizionario: un miracolo lucchese

Nòvo dizionario: un miracolo lucchese

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Policarpo Petrocchi (1852-1903), Pistoiese.

Scrittore ed esperto della lingua italiana, autore de “Il Novo dizionario universale della lingua italiana” che a fine ‘800 fu uno dei primi vocabolari della nostra lingua e fu usato per oltre mezzo secolo.

Ad esso si aggiunse il “Novo dizionario scolastico della lingua italiana”. Scolastico sì, non meno complesso del precedente, ma perché più adatto agli studenti, come chiarì l’autore.

Infatti, fino dai banchi della scuola elementare, era necessario unificare linguisticamente un paese scarsamente alfabetizzato e diviso dai dialetti. Fatta l’Italia Unita, c’era da unire anche gli Italiani nel parlare.

Quindi, il dizionario riportava i vari lemmi “con la pronunzia le flessioni dei nomi, le coniugazioni e le etimologie secondo gli ultimi risultati della moderna linguistica”.

Ogni pagina era divisa in due: in alto le parole della lingua in uso e nella striscia in basso quelle del fuori uso.

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Ovviamente, quest’ultime erano da scartare, nella parlata e nello scrivere.
Varie parole lucchesi finirono nella striscia bassa, per cui, non essendo italiane, divennero vernacolari.

Altre toscane, entrarono di sopra, perché appartenevano al… risciacquo in Arno.

Mentre il risciacquo in Serchio no, quello non ci fu se non per i panni delle nostre lavandaie.

Ora, un dizionario non è che si legge come un libro, ma si utilizza miratamente per chiarire qualche dubbio.

Magari, per curiosità, possiamo guardare la prima pagina, quella con ABACO o l’ultima con ZUZZURELLONE.

Ed infatti, nella prima pagina del Dizionario Scolastico, nel fuori uso, quindi in basso, non sfuggì il lemma:
Abbàcchio: Agnello morto. Vive a Lucca

Vive nel senso che la parola era in vita/usata a Lucca, ma appariva una divertente definizione di un agnello morto ma che invece a Lucca era vivo. Un miracolo dell’essere lucchese.

Oggi Abbacchio è legato al parlare Romanesco e ad altre zone dell’Italia centrale e con tale specifica si trova nei nostri Dizionari.

Pitori o pulcini

In foto: Prima pagina del dizionario scolastico.
Un omaggio alla parola lucchese Pitoro = Pulcino. Ma anche persona sciocca, credulona,ingenua, alla quale si dà ad intendere facilmente. Proprio come un pollo….
Viste dal Monte Pitoro in quel di Massarosa
Pitorini usciti dall’incubatrice e a un mesetto di vita (foto 2008).

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di Giuseppe Pardi

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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