04 Mar In Curtis regia
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La zona intorno all’attuale piazza “XX settembre”, prima dell’anno 1000, era la sede dei più importanti edifici dell’epoca longobarda e, proprio per questo motivo, il luogo mantenne per molti secoli la denominazione di “in curtis regia” ovvero l’insieme dei beni della corona.
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La chiesa palatina di Santa Maria in palazzo (abbozzata in pianta nell’immagine), probabilmente costruita sopra la più antica chiesetta di Sant’Alò, era collegata da un arco al palazzo del re che si trovava subito di fronte alla facciata occupando una buona parte della futura Piazza Grande, mentre dietro l’abside, dove adesso è la sede centrale della Cassa di Risparmio, era edificato il palazzo della regina.
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In quest’area sorgeva, secondo gli storici, anche la sede della zecca che coniò il famoso tremisse d’oro, moneta lucchese con l’iscrizione “Aiustulfo Re”.
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Con la demolizione della chiesa, voluta da Elisa Baciocchi, è stata creata una piccola piazza la quale, a lungo, venne chiamata “delle erbe” in quanto vi si svolgeva il mercato contadino delle verdure successivamente trasferito in piazza dell’Anfiteatro.
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Solo nel 1897 la piazza assume ufficialmente il nome “XX settembre”.
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di Enzo Puccinelli
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