Una battaglia navale

Una battaglia navale

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Giovanni Sercambi, famoso “cronista” medievale lucchese, racconta un curioso episodio accaduto alla nostra flotta navale la quale, in realtà, era composta da una sola imbarcazione che, generalmente, stazionava nel porto di Motrone.

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Alla fine di agosto del 1397, questo brigantino armato salpò con i soliti intenti pirateschi alla ricerca di un facile bottino.

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Il caso volle che incrociasse una nave che trasportava botti di buon vino. Dopo averla depredata di tutto in carico, il nostro brigantino fece nuovamente rotta verso Motrone ma, dopo poco, fu intercettato da una Galea pisana che si mise al suo inseguimento.

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Con un po’ di fortuna e tanta paura l’equipaggio riuscì a rientrare in porto precedendo di poche decine di metri la nave pisana la quale, “a furia di bombarde e balestre” scagliate dalla fortezza lucchese, fu costretta a desistere e ad allontanarsi.

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Purtroppo, durante la concitata difesa, i lucchesi, per errore, colpirono e mandarono a fuoco un vicino magazzino contenente molti formaggi di commercianti cittadini ma la “sfortuna” non finì qui.

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Si venne a sapere che il vino era di proprietà di un grande e potente amico di Lucca pertanto, tutto il bottino, venne immediatamente reso con le dovute scuse, al legittimo proprietario. In ultimo, dopo pochi giorni, navi pisane tornarono a Motrone e, considerato che, incredibilmente, non ci fosse nessuno a proteggere il porto, si impossessarono facilmente del nostro brigantino.

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Ma i nostri, dov’erano?

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Considerato che il Sercambi afferma che l’incursione pisana avvenne “dopo pochi giorni” dalla fine d’agosto, penso che il fatto potrebbe essere successo proprio il 13 settembre, giorno della festa e della processione della Santa Croce.

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Ipotesi credibile?

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di Enzo Puccinelli

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il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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