18 Ott Terra di lupi e briganti: la Garfagnana dell’Ariosto
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New entry nella “banda” di Justinlucca: Virginia Fabbri
Guida turistica appassionata di archeologia, arte e leggende della sua terra, vive a Barga e descrive il suo mondo su un blog.
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“Terra di Lupi e briganti”.
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Così l’Ariosto definì la Garfagnana durante il suo soggiorno a Castelnuovo.
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Ebbene sì perché, Ludovico Ariosto, autore dell’Orlando Furioso, fu governatore della Garfagnana estense dal 1522.
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Se noi Garfagnini siamo molto fieri di questa nobile presenza nel nostro passato, così non fu per Ariosto, che durante il suo incarico qui fu costretto a lottare con il più grande male dilagante tra la povertà e l’ignoranza: il brigantaggio.
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I briganti infestavano i boschi di questa terra così diversa, aspra, selvaggia e desolata rispetto al resto della Toscana; rubavano, razziavano, uccidevano e compivano i peggiori misfatti.
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Il più terribile fu il Moro del Sillico, un temibile bandito dalla stazza leggendaria, folti capelli scuri e occhi neri come la notte.
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Questi, soggetto primario delle lettere del governatore al Duca estense, fu più volte acciuffato ma riuscì sempre ad evadere dalle celle della Rocca ariostesca, aiutato da un personaggio…bè insospettabile!
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Su questi briganti e il celebre governatore sono fiorite le leggende, raccontate di generazione in generazione, ancora vive nella nostra tradizione dopo secoli.
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Chissà se queste storie dicono almeno un po’ di verità; di sicuro c’è solo che il nostro caro Ariosto fu felice di lasciare questa terra, così detta di lupi e briganti.
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di Virginia Fabbri
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Se volete sapere qualcosa in più di questo argomento, potete leggere l’articolo sul mio blog
https://discoveringgarfagnana.blogspot.com/
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