15 Lug La prima cartiera e Lucca
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Quella della Carta e Lucca è una lunga storia: una storia antica, importante, ricca e ancor tangibile.
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Nella Lucca attuale, si tengono le importanti manifestazioni dal titolo “Carta d’Epoca, dedicata alla stampa ed al libro antico e “Cartasia”, una biennale sull’arte, l’architettura ed il design in carta. Il “MIAC” è invece una mostra internazionale delle attrezzature e macchine per la lavorazione della carta.
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L’industria cartaria e le aziende di meccanica per la sua lavorazione costituiscono il settore economicamente più importante per il territorio lucchese. Lucca, essendo ricca dell’acqua necessaria in vari processi produttivi della carta, ha sviluppato questa eccellenza che si è localizzata sia nella Mediavalle che nella piana.
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Ma quando ha avuto origine questo antico legame?
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Già agli inizi del 1300 veniva prodotta dai cartolai, una corporazione di artigiani, la cartapecora. Se ne possono vedere di bellissime e splendidamente conservate nell’Archivio Storico Diocesano lucchese ( patrimonio Unescu).
Questa si otteneva da una specie di conciatura del vello dell’animale tanto che il prodotto finito aveva un lato liscio ed uno quasi “peloso”.
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Nel 1400 la prima cartiera ad ottenere la carta dagli stracci fu la cartiera di Bagni di Lucca ( ora cartiera Pasquini ).
L’attività di questa “gualchiera”, così veniva definita, è documentata a partire dal 1396 e attesta l’impresa come una tra le prime in Europa nel comparto.
Il sito produttivo, dagli anni ‘40 convertito alla carta velina ( prima ancora faceva la carta paglia alimentare ) mantiene all’interno del suo suggestivo edificio, degli elementi originali di notevole importanza.
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Scendendo nella parte sotterranea, sul livello del fiume Lima, si trova una vasca di decantazione detta “olandese”.
Sul piano terra una centralina datata XIX secolo, garantiva l’energia necessaria.
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Al piano secondo in una specie di soffitta mandolata dei fili consentivano di stendere i fogli prodotti su dei basilari essiccatoi da asciugatura.
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Si dovrà attendere il XVI secolo per vedere un’azienda dal concetto più moderno situata in un vecchio mulino e di proprietà della famiglia Busdraghi.
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Nel XVII secolo le cartiere dello Stato Lucchese, dislocate nei luoghi più ricchi di acqua, erano addirittura otto. Tra queste quella di Vorno, la cartiera Tegrimi. Altri secoli di forte crescita e la nascita di poli come quello di Villa Basilica, conobbero la creazione di nuovi prodotti come la cartapaglia , un bene di larghissimo consumo, il cui prezzo per tutta l’Europa, veniva stabilito a Borgo Giannotti.
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Il tissue, ovvero le carte ad uso igienico ed alimentare, sono invece storia degli ultimi 50 anni in cui cartiere, scatolifici, ondulatori, cartotecniche e macchine per la carta sono divenute eccellenze lucchesi nel mondo.
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L’ultima frontiera che sta vedendo le nostre aziende come protagoniste mondiali è un sistema di produzione che contempli, assieme ad alti standard di qualità e competitività anche l’eco compatibilità.
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La materia prima utilizzata è sempre più spesso garantita da certificazioni che attestano la provenienza “da piantagione” e molto processi sono volti ad un utilizzo ridotto di acque ed energia ricercando inoltre una sempre minore emissione di anidride carbonica o altri fattori inquinanti.
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de Il Lustro
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