14 Lug Gombitelli
.
.
Un presepin
tutto di case
Fatt’a pietra,
Lì ‘nchiodate
-in sulla pietra
‘n cim’ a ‘n monte-
in meśzo a monti:
bell’e vista Gombitelli.
.
Più ‘nsù di tutti
istà la chiesa
po’, dar viottolin
di canto ‘r poggio,
iscendi; anco le vie
han tutte nòmi semprici
a mentovà ‘mestieri
insennò i pposti.
.
Poghe la bitaśzioni
le poghe gente
s’enno via via disperśe
con la parlata sua;
dice ‘un s’intendesse
pogo o tanto
e òra ‘n s’intende più, seguro,
che chie la discorev’è ito.
.
Vo’ menśionà i “gavorchi”
-famosi di lassù
per esse’ ammodo brutti
e fatti mal’abbestia-
che ‘un en le gente
-ch’aveito nteso?-
ma chiodi da ‘nchiodà
fatti da ffabbri.
.
Rinomati anco ‘ salumi,
( sian laddilì da Camaiore )
che tante qualità ne portan per’er mondo,
ma ‘r méglio pòsto che l’hó visti
è ‘n meśzo ar pane “brutto”!
‘nśiem’ar vin di Forci:
s’arśin troppo ‘r gombito
s’appuntellano ‘n popo’ per anda’ giù.
.
.
A Metà strada tra Camaiore e Lucca, arroccato su una collina dalla splendida vista, il paesino di Gombitelli domina la vallata.
.
.
Fu isola linguistica con una parlata propria, dovuta alla colonizzazione di persone non proprio lucchesi, probabilmente bergamaschi, che qui portarono anche l’antica tradizione della lavorazione del ferro.
.
.
Il tipico idioma, che dicono fosse davvero incomprensibile per chi non vi abitasse, si è purtroppo disperso dopo il secondo dopoguerra, seguendo un po’ la tendenza dei tanti abitanti del paese che, progressivamente, lo hanno via via abbandonato per mete più “comode”.
.
.
Gombitelli era il paese dei “gavorchi” i chiodi di produzione fabbrile ( utilizzati in carpenteria ) che, per la loro artigianalità e necessaria velocità di realizzazione, uscivano dalla bottega l’uno diverso dall’altro e quindi “brutti”.
.
Se ne trovano ancora di ogni dimensione dai più piccoli a quelli più grandi che arrivavano anche oltre i venti centimetri. La “testa” ha base rettangolare ed il fusto è spesso “torto” cioè storto.
.
“GAVORCHIO” in lucchesia è sinomimo di “brutto e fatto male”.
.
.
Altra tipicità del luogo sono i salumi, un po’ come in tutto il comprensorio camaiorese che è terra di grandi norcini. Nel paesino vi sono due salumifici molto attivi che, “esportando” il loro ottimo prodotto, fanno conoscere il nome di Gombitelli al pubblico richiamando così qualche curioso che, come me, trovandosi a passare sulla via provinciale, si domanda di come sia fatto questo paese, scoprendolo dopo pochi minuti di strada addossato al monte, come un piccolo presepio.
.
.
de Il Lustro
.
.
No Comments