22 Feb Ir Gabbian briao ( il gabbiano ubriaco )
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Ir Gabbian briao
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S’era io ‘ e’n briao ner porto
Rionosciuto tale, detto “Pialla”;
‘N só se veniva da Fibbialla
O dalla pólla del morto…
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Di siuro acqua ‘un ne beveva
-avesse a fa la ruggine –
Lo giuro vì, s’un muggine,
M’inculasse ‘na balèna.
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Com’è che oggi la tóre
S’è sveglia’ a cap’a giù?
Che ‘r mare ha più colore
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Che aquiloni c’ha Picciú?
Delafia-gesu-ssignore
Ma un saró mia vaggiù ar Bozzone?!?
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de Il Lustro
( raccolta poesie fatte con l’uccello per protagonista )
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“Ir Pialla avea la nomina
E vell’artri erin briai”
( Modo di dire lucchese )
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La reputazione di una persona è cosa assai importante. Il confine con la parola ( assai abusata) “Privacy” è vicino e delicato.
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Il giudizio, d’altronde, è il primo strumento di misura con cui ci confrontiamo con i nostri simili umani ,una sorta di scudo per decifrare situazioni e persone.
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E’ anche una forma di pigrizia mentale laddove si preferisca l’interpretazione di altri ( o il luogo comune ) evitando di approfondire o “rischiare” del proprio.
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Nei paesini tutti hanno un soprannome o il nome proprio è accompagnato da altri nomi parentali o di luogo atti ad identificare meglio il soggetto.
In ogni frazione ( ed in ogni bar ) c’è un Gatto o una Volpe o un Grillo e anche un Beppino di Cecco o Gigi di Gagno…
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Probabilmente il fantomatico Pialla sarà stato un ubriacone e frequentatore a tempo perso dei bar, ma è altrettanto credibile che gli stessi suoi compari fossero altrettanto poco sobri pur uscendone lindi nella reputazione.
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Verissimo poi il motto “in vino veritas” cosiccome che da ubriachi si facciano anche molti discorsi a “bischero” ( senza senso ) o giuramenti non richiesti e improponibili.
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“Da domani smètto di béve!”
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“Io lai, vo’ tirà via ir pacchetto delle sigarette!”
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La parolaccia associata alla baléna è stata necessaria per richiamare l’augurio popolare ( in bocca al lupo ) che recita:
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“In culo alla balèna”
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Può succedere ad un animale di ubriacarsi?
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Si vedono spesso gatti e cani che sembrano spiritati ed hanno atteggiamenti piuttosto bizzarri; quindi anche un gabbiano che abbia alzato un po’ il gomito può capitare che si svegli in compagnia di un noto bevitore e con la testa penzoloni sull’acqua ammiri un capovolto scenario: il riflesso della torre Matilde, dei pini, degli edifici e delle barche sulla superficie del mare; un dipinto ricco di colori come gli aquiloni del popolare Picciù, l’uomo che ha fatto sognare generazioni di bambini.
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Ma l’uccello, distratto dalla vista ( o forse dagli effluvi dell’alcool ),si crede per un attimo al molo, quasi in mare aperto, mentre invece si trova soltanto al Bozzone.
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de Il Lustro
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Versione 🇮🇹
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Il gabbiano ubriaco
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Eravamo nel porto ( di Viareggio )
un risaputo ubriacone
chiamato “il Pialla”
ed io.
Non saprei se il Pialla
fosse originario del paesino di Fibbialla
o della località Polla del Morto in Massarosa.
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Sono però sicurissimo
e pronto a giurarlo su un cefalo
che egli non bevesse acqua
( ma solo alcolici )
per timore che nel suo organismo potesse prodursi della ruggine ferrosa.
Che mi sodomizzi una balena
se dico una bugia !
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Mi domando perché quest’oggi la torre Matilde
si sia destata al mattino al rovescio
e perché il mare
sia così colorato
da superare i variopinti aquiloni
che il popolare Picciù
produceva per i bambini.
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Per diamine…
non mi sarò mica svegliato,
dopo una sbronza,
nel porto
( e così facendo,
con la testa penzoloni
verso lo specchio d’acqua
io stia ammirando invece
i soli riflessi )???
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de Il Lustro
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