25 Gen Arrivano i barbari !!!
La Val di Lima nelle invasioni barbariche, dai Goti ai Franchi
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Non vi sono tracce tangibili delle invasioni barbariche avvenute dopo la caduta dell’Impero Romano, la popolazione germanica subentrava lentamente al controllo del territorio, molto di più in pianura che nelle nostre valli. Anche durante il Regno Goto i germani seguirono l’uso dei possessores romani nel modo di vivere sul territorio preferendo vivere in città e non nei territori montani, fino alla conquista Bizantina del 552. La successiva invasione Longobarda del 570 trasformerà completamente tutta la società, Lucca diverrà la capitale del Ducato di Tuscia, e i longobardi sostituiranno l’elemento romano nella società civile apportando anche un nuovo linguaggio e una nuova maniera di vivere. Non sembra che la conquista della nostra terra terra sia avvenuta con stragi e distruzioni, certo fù un cambiamento notevole. Nella Val di Lima come in tutta la lucchesia i longobardi si insediarono non solo in città ma anche nella compagnia sostituendo i pochi possessores rimasti nelle campagne lasciando intatto l’ordinamento dei “fundi”, i coloni e gli abitanti dei paesi cambiando solo padrone. Questi ultimi due secoli dalla caduta dell’impero Romano all’avvento dei longobardi avevano spopolato la nostra valle, la viabilità romana che collegava attraverso le vie consolari la città e la fertile pianura di Lucca con i passi della Garfagnana e degli Appennini (Passo di Annibale) all’Emilia era ormai inesistente, gli unici sentieri erano quelli pre-romani che si snodavano sui crinali lontani dai barbari invasori. Anche la nostra popolazione decimata dalle invasioni e da continue guerre abbandona i siti del fondo valle per arroccarsi intorno ai vecchi castrum romani per avere difesa e protezione, si abbandonano le poche strade rimaste, e i non procedendo più alla manutenzione viaria la caduta dei ponti contribuirono all’isolamento dei paesi montani. La nostra valle risulta completamente in mano longobarda dal 590, di questo periodo si comincia a trovare le tracce palpabili dei nuovi invasori, la costruzione di chiese dedicate a S.Michele (santo particolarmente venerato dai longobardi) e la toponomastica indica la presenza dei nuovi “signori”. L’antica via Lombarda che collegava la toscana con l’Emilia (Lombardia) attraversava la Val di Lima nei paesi vicino a Casoli e poi attraverso i paesi più vicini alle pizzorne, come, Casabasciana, Crasciana, Benabbio, Lugliano collegavano le strade che poi si dividevano in due rami uno verso il Pistoiese e l’altro verso la pianura lucchese, riaprano timidamente il flusso dei viaggiatori e del commercio, completamente fermo durante le guerre di invasione barbariche. Dopo il 603 anno della conversione al cristianesimo dei longobardi, le condizioni delle popolazioni locali migliorarono, furono fondate numerose chiese con beni e pievi per l’amministrazione. Lucca era divenuta capitale della Tuscia e sede abituale dei Re, e nei nostri territori si consolidava una aristocrazia longobarda a danno della proprietà privata che andò pressoché scomparendo fu in questo periodo che nascono i grandi patrimoni fondiari e le grandi dinastie longobarde, anche i beni ecclesiastici in questo periodo di ventano enormi. La toponomastica attuale di molti luoghi deriva dalla presenza dei longobardi, ad esempio:
Brand ( da cui Brandeglio è di origine gotica (brand (fonte) oppure, branda (incendio) e brands (spada). Per Rauty tutti questi termini trovano riscontro anche in altre lingue germaniche tra le quali il longobardo
Cotiano, (Guzzano)
Cerbario (Cerbaiola, Cerbaio, o S.Momerto tra Benabbio e Lugliano)
Contrones (luogo di contro, Controni)
Forra (luogo boscoso)
Sala ( luogo dove si amministrava o abitava il signore, località vicino a Casabasciana)
Cijare (luogo che delimita “bordo della strada o della vigna”)
Cafaggio (luogo chiuso o delimitato per la caccia del signore, oggi a Fornoli)
Borro (buco, strettoio, orrido Orrido di Botri )
Galica ( forca, incrocio Gallicana località vicino a Benabbio sulla via per Brandeglio e Ponte a Diana)
Wora ( gora canale)
Limaz (calce luogo dove si trova la calce, Lima nome del fiume dove vicino c’erano tante calcinaie)
Vik (vico da vicus paese Vico Pancellorum)
Dei longobardi oltre che alcuni parole abbiamo ereditato l’incastellamento dei nostri paesi e la litigiosità dei germani barbari. Alla fine dell’VIII secolo ai longobardi succedettero i Franchi e al Ducato il Marchesato, la situazione non mutò molto, i nuovi dominatori si fusero con i vecchi e con le popolazioni autoctone, probabilmente dal comune sentimento religioso.
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Fonti storiche e idea di Virgilio Contrucci
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Testo di Carlo Rossi
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