05 Dic Alla Sarzanese
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Alla Sarzanese
( un sonetto alla méglio dalla campagna alla città)
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Ner loco di Puccini
Albergai per mesi sei;
Jorni ch’ ‘un li ripeterei
Come si scansino i nocchini.
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Ricordo, a notte, il “mare”
L’onde infranger forte,
Pur se chiudeo la porte
Addormissi era sognare.
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Sicché scendevo al tocco
Da Fagian a’vecchi Pardini
Per capì st’anderivieni
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S’erino tutti scemi
Camii, machine e motorini
O s’ero io il più locco.
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Trasferirsi dal contado wamense nella primissima periferia lucchese, più precisamente su via Giacomo Puccini a Sant’Anna, ha tanti vantaggi.
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In pochi passi da Porta Nuova si arriva in centro, percorrendo prima una pista cicla’abile e schivando le tante fioriture che i padroni dei cagnolini non hanno civilmente raccolto.
C’è poi da badare a non farsi “arrotare” da qualche “ambulanza” o “camio” sulla modernissima “rotonda”, la rotatoria antistante l’ingresso murario…
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Ma per una persona abituata ad “addormirsi” a finestre aperte cullata dal sommesso rumore di un ruscello e dal gracidare dolce delle rane com’è il prender sonno tra i suoni caotici del traffico che non trova sosta a nessuna ora della notte?
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La scia sonora di ogni macchina, automobile o motorino che passa sotto casa, sembra quasi un’onda del mare che stormisce sulla riva.
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È incredibile come i suoni funesti della città siano interminabili anche nelle ore più piccole, tanto che, nell’impossibilità di riuscire a riposarsi non resta che scendere in strada e, percorrendola nel tratto che va dalla nota rosticceria “Il Fagiano” fino alla via “Vecchi Pardini”, capacitarsi che i pazzi non sono i piloti dei mezzi ma la stessa persona insonne che a quell’ora si trova in strada con loro.
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Alla Sarzanese ( versione 🇮🇹 )
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Nel luogo di Puccini ( 1 )
vissi per sei mesi.
Non ripeterei mai quei giorni
così come si evitano gli scappellotti nella testa.
Ricordo il frastuono del traffico nella notte
-era lo stesso rumore
di quando le onde del mare
si infrangono sugli scogli-
ed anche serrando porte e finestre
il semplice dormire era un sogno irrealizzabile.
All’una di notte
scendevo quindi in strada
nel tratto dalla rosticceria “Il Fagiano” (2)
alla via Vecchi Pardini
per darmi una spiegazione
di questo interminabile viavai
e se fossero dei folli
i piloti di questi camion, auto e scooter
o se invece
trovandomi in strada a quell’ora
ad essere pazzo fossi soltanto io
( che non sapevo abituarmi al passaggio dalla campagna alla periferia ).
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Note:
( 1 ) il viale Giacomo Puccini, subito fuori porta Sant’Anna, diviene poi via Sarzanese
( 2 ) la Rosticceria il Fagiano è una famosa gastronomia lucchese in Sant’Anna.
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