27 Nov Il Piccione e San Michele
“Più o meno
Come fa un piccione…”
( Povia )
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“Cuccuruccuccù Paloma”
( Battiato )
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Ogni città ha una sua bella piazza; Lucca ha la maestosa piazza Napoleone detta “Grande”, ha una piazza ellittica “dell’Anfiteatro” e tante altre piazze stupende che incontrano il gusto di ogni singola persona.
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Quella più sorprendente al visitatore è probabilmente San Michele, un po’ come lo è piazza San Marco per Venezia.
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Lucca e Venezia hanno in comune il leone, la città della laguna nella bandiera e Lucca sul baluardo… e sicuramente una bellezza che il tempo ha lasciato inviolata.
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La nostra città poi aveva una sua laguna fuori dalle vecchie mura ma questa è un’altra storia…
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Le piazze, da che mondo è mondo, sono spazi aperti dove si può ammirare le architetture ed anche il cielo e nel cielo, normalmente,si vedono i piccioni. Questi amici ( o nemici ) di turisti e residenti, trasvolano dal tetto al tavolo, dal cornicione alla terrazza, dalla statua alla finestra.
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Per San Michele sono una presenza fissa da anni, forse secoli e, malgrado le ordinanze che negano di cibarli, le stragi compiute da killer anonimi e il progressivo sfoltirsi della colonia, ancora qualche esemplare sfreccia nel cielo della piazza o si infila sotto il tavolo di un bar o atterra in testa a qualche passante.
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Ma il piccione di Lucca come percepisce il suo ruolo nella città?
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Cosa sente quando gli viene detto di imbrattare le statue, tipo quella di Francesco Burlamacchi e gli ornati della chiesa.
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Se poi è dal mattino che trattiene un impellente bisogno cosa deve fare se non salire al primo piano da un celebre amico?!?
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Che ruolo ha LUI piccione oltre quello di descrivere le sue traiettorie da un lato all’altro della piazza?
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Forse quello di guardiano…
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un custode con le piume, un angelo che si reca su in alto da Michele, dove solo chi ha le ali può arrivare, a controllare che il diamante sia al suo posto e che la casa natale del celebre compositore Puccini sia in ordine…
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Sonetto der Piccione
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Hó fatto ‘na volata
ar primo da Francé
‘Un la potevo più tene’
Era da mesza matinata…
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Sotto l’archi era occupato
Ma di vì vedi la piasza:
Chie camina e si sollasza
Chie lavora ‘ndaffarato;
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C’è po’ l’ansuccaro filato
Varcuno a beve’ dar Casali
E ‘quadri ner loggione;
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Ir diamante c’è, ho ricontrollato
E ancho la casa de’natali…
Dimmi te, lo deve fa’ ‘n piccione!
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Il piccione di piazza San Michele ( versione 🇮🇹 )
Ho fatto una corsa
per andare al primo piano
sulla statua di Francesco ( 1 );
non riuscivo più a trattenere
questo bisogno fisiologico
che impelleva da metà mattino.
Sotto gli archetti ( della chiesa )
tutti i posti erano occupati ( da altri volatili );
da qui si può però ammirare tutta la piazza
dunque la gente che passeggia e si intrattiene
e quella che invece è intenta a lavorare.
Si vede anche il carretto dello zucchero filato ( 2 )
alcune persone che bevono al Bar Casali ( 3 )
e le mostre di pittura nel loggiato ( 4 );
Ho verificato che il diamante ( 5 )
fosse al suo posto
e così anche la casa natale ( 6 )…
Ditemi voi se,
a far da custode della piazza,
debba essere proprio un piccione!
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Note:
( 1 ) Francesco Burlamacchi, la cui statua si trova in piazza San Michele, fu un mercante e politico lucchese. L’apice del monumento equivale, per il piccione, ad una sistemazione al piano primo.
( 2 ) Nei giorni di fiera e mercato un venditore di zucchero filato e palloncini gonfiabili è sempre presente nella piazza.
( 3 ) Il Bar Casali è un locale posto sull’angolo di via Roma che per i lucchese rappresenta un punto di riferimento ed incontro.
( 4 ) Il loggiato di Palazzo Pretorio, a sud della chiesa, ospita spesso mostre di pittura ma anche mercati di libri e fiori
( 5 ) Una leggenda vuole che un diamante all’anello dell’ arcangelo Michele statua, si illumini di luce al tramonto.
( 6 ) In una casa nella via di fronte all’ingresso della chiesa nacque il celebre compositore Giacomo Puccini
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