Il realismo lucchese di Elio Barsotti

Il realismo lucchese di Elio Barsotti

Che “Barsotti” sia cognome lucchese, o più in generale toscano, non vi è dubbio,  giacché se ne trovano molti sugli elenchi della nostra guida del telefono.

Neanche che sia cognome tipico di pittori, considerato il famoso Vincenzo ( secolo scorso ) le cui opere hanno rappresentato Lucca nel suo profilo e nella sua storia e il Fabrizio che ora, dal suo studio in via dei Fossi, si è fatto conoscere al  pubblico con i suoi dipinti che “escono dal buio” a rappresentare una forte interiorità.

È invece la luce a parlare nei quadri di Elio Barsotti, pittore attivo fino agli anni ‘90, che ha saputo fedelmente rappresentare la Lucca che amava, quella della campagna, delle pioppete e dei fossi, delle corti rurali, delle piccole frazioni che circondano una piccola città rimasta unita alla sua cultura contadina.

Un realismo “nostrano”, sulla scia del movimento del secolo scorso, che accosta ai temi del pittore ( nature morte, cacciagioni, corsi d’acqua e panorami campestri ) una poetica disincantata e soave chiaramente percepibile ammirandone le opere.

 

E’ senz’altro la Natura la sua ispirazione, una natura quotidiana, semplice e vera che pulsa di vita nei piani luminosi “luci ed ombre” descritti con una varietà cromatica fluida e istintiva sempre garbata e romantica.

Non è l’uomo il protagonista in questi paesaggi sognanti  o nelle composizioni ma sempre un insieme equilibrato di elementi ed oggetti che sono poi il mondo del pittore, grande amante della natura, della campagna, della caccia che egli preferiva vivere “in solitaria” e poi descrivere sulla tela in modo vero, caldo e sapiente.

Sono la serenità e la quiete il messaggio che arriva direttamente dall’artista, autodidatta e appassionato alla pittura dallo zio, allo spettatore.

Un ritratto di una Lucca immutata dal tempo e dall’uomo,  da contemplare instancabilmente come una risorsa interiore di grande serenità e pace.

il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
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