06 Ott Iconostasi
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Lucca stamani sa di mare
annuso
cornacchie come gabbiani
o grandi tempeste
portano la loro quiete
il profumo delle loro battaglie
e danno un leggero
movimento
oppure un grosso
deposito di sale
è stato bucato.
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ACQUA
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Ritrovar
d’autunno rame
lungo canali e gronde
l’emozione
allaga
sopra le antiche sponde
allarga
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nei mulinelli
della memoria
calate nuove energie
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il punto cardinale sconosciuto
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figura che ti ergi
sopra le sbarre
e la parvenza
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tavoli e
mettere un fiocco
al vulcano
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il posto di fondo della
corriera.
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( Mauro Lovi )
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La raccolta di poesie “Iconostasi” sottotitolo “a pelo d’acqua ovvero l’iconostasi dell’ornitorinco”, è l’unica di soli testi poetici, pubblicata dall’artista lucchese.
L’ornitorinco al quale si accosta è un essere vivente di difficile classificazione dal mondo esterno; eppure vive, agisce con naturalezza e percepisce la realtà molto profondamente con un’esperienza ibrida “tra la terra e l’acqua” fatta di brevi immersioni o fluttuazioni “a pelo d’acqua”.
La naturale attitudine alla dissertazione anfibia porta lo sconosciuto ornitorinco a inevitabili riflessioni sull’esistenza; un dialogo con le architetture, gli animali, gli elementi naturali e le cose difficile da catalogare; il preambolo di un’immersione “abissale” tra le icone ed i simboli del sacro che l’animale non si sente di affrontare.
Lustro
( Chiedo scusa per questa mia basilare recensione, muoversi nei concetti e nelle visioni di Mauro Lovi è cosa complicata e possibile solo a pochi ).
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