17 Ago La Lima dell’uomo preistorico
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Strano a dirsi, ma luoghi male accessibili e apparentemente inospitali, come antri e caverne, potevano risultare ottime dimore per i primi uomini, i cavernicoli, che si sono insediati nel nostro territorio trovandovi rifugio da intemperie, predatori e nemici.
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Manufatti e ossa del periodo olicenico e pleistocenico, che testimoniano un lungo soggiorno, sono stati rinvenuti nei primi anni ‘50, nell’area che va da Ponte Maggio (Pons Major per i romani) alle strette di Cocciglia in località Ponte Nero ( Pons minor ).
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Tali reperti furono datati al paleolitico superiore e più precisamente Epipaleolitico.
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Dell’età del bronzo le tracce sono minime mentre, dai numerosi resti rinvenuti, si deduce che, nell’età del ferro di 15000 anni fa, la valle del fiume Lima era abitata da cacciatori e raccoglitori come un po’ tutto il nord della Toscana.
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Più “recentemente” sono stati gli etruschi ( V e VI sec ) ed i popoli celtici-liguri a colonizzare il territorio soprattutto alla ricerca di vari minerali da scambiare.
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Un bellissimo altare ed un osservatorio astronomico celtico si trovano a Casoli nel bacino di un lago glaciale; un contesto magico denso di spiritualità e mistero per chiunque visiti questo luogo tanto più per un uomo primitivo che, alla ricerca del divino, raggiungesse la vetta di una collina scoprendo le acque cristalline di un lago.
di Virgilio
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