12 Lug La guerra di Pierrot
Le poesie di Pierrot arrivano da tempi non troppo lontani ma che tendiamo a dimenticare un po’ come dimentichiamo spesso tutto il nostro passato o le cose più ingombranti o tristi.
La nostra memoria, la storia, la tradizione, ogni singolo diritto conquistato, rivendicare liberamente la propria cultura sono i valori più preziosi e fondamentali per l’uomo da sempre.
Le semplici e intense poesie dell’adolescente Pierrot ( volutamente non rieditate o corrette )persona nata nel 1929 che ha vissuto in prima persona la seconda guerra, svelano una sensibilità sperimentata sul campo fatta di ricordi veri e incancellabili.
L.
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La Guerra
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QUANDO C ‘E STATA L ‘INVASIONE
TEDESCA NEL NOSTRO STATO
QUANTI GIOVANI HANNO AMMAZZATO .
GIRAVA LA ESSE ESSE SULLE MONTAGNE
RASTRELLAVANO E UCCIDEVANO NELLE CAMPAGNE .
PADRI MARITI VENIVANO TRUCIDATI
BRUCIAVANO CASE RESTAVA MOGLI E FIGLI DISPERATI
VOLEVANO DISTRUGGERE LA RAZZA ITALIANA
PER FARE NEL MONDO LA RAZZA ARIANA .
TERRIBILI MESI ABBIAMO PASSATO
VEDERE IL PAESE IN QUESTO STATO
DOPO TANTI STRAGI SE NE SONO ANDATI
AVEVANO PAURA DI ESSERE CIRCONDATI
UNA NOTTE DA INCUBO LA LORO PARTENZA
SENTIVO ESPLOSIONI CON UNA CERTA FREQUENZA
SOLO AL MATTINO ABBIAMO VISTO ARRIVARE
I PARTIGIANI CI DESSERO SIAMO LIBERI
ALLE VOSTRE CASE POTETE TORNARE
COSI ‘ SIAMO SCESI DALLE MONTAGNE
ALTRI SI ERANO RIFUGIATI NELLE CAMPAGNE
NON C ‘ERA PIU ‘ STRADE NE PONTI NIENTE
TUTTO SALTATO IN ARIA SELVAGGIAMENTE
QUESTA E ‘ STATA LA GUERRA DEL NOSTRO PASSATO
CHE UN PREZZO MOLTO ALTO ABBIAMO PAGATO.
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L’Armistizio
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DOPO ANNI DI GUERRA
L ‘ITALIA CHIEDE L’ARMISTIZIO ,
FINALMENTE TUTTO SEMBRA FINITO .
L’ESERCITI SONO SBANDATI
TORNANO A CASA I NOSTRI SOLDATI ,
CI ILLUDIAMO CHE TUTTO SIA PASSATO
MA POCO DOPO TUTTO E ‘ CAMBIATO .
I TEDESCHI OCCUPANO TUTTA L ‘ITALIA
COSI ‘ INCOMINCIA LA STRAGE UMANA .
FUGGONO I GIOVANI SULLE MONTAGNE
I SOLDATI LI CERCANO
E UCCIDONO NELLE CAMPAGNE .
CASE BRUCIATE PERSONE IMPICCATE
QUESTA SI CHE E ‘ UNA BRUTTA ESTATE .
LA SS GIRA OGNI FRAZIONE
TANTI MORTI IN POCHE ORE .
ANCHE QUI IN QUESTO PICCOLO STATO
CI SONO GIOVANI UCCISI DALLA GESTAPO
QUESTI GIOVANI NON AVEVANO
COMMESSO NIENTE
SONO STATI UCCISI BARBARAMENTE
RESTA UNA LAPIDE ALLA MEMORIA
DI QUESTI GIOVANI PASSATI ALLA STORIA
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Il Lancio
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E’ notte fonda, si ode un rumore
sono aerei che in quelle ore
fanno i lanci ai partigiani.
C’è una casetta molto appartata
si ode un tonfo nella nottata
è stato un lancio sbagliato
e il tetto lo ha sfondato
l’uomo guarda disorientato
all’alba arriva la Gestapo
vogliono i pacchi che sono caduti
questo è l’unico che è caduto
loro non hanno creduto
lo prendono in ostaggio
portarlo al comando per condannarlo
lungo la strada costeggia un dirupo
lui si precipita peggio di un lupo
sotto i rovi riesce ad entrare
i tedeschi cominciano a sparare
poi lo stanno cercando
ma non riescano a trovarlo
tante ore sono passate
lui però non le ha contate
verso sera sente un uccellino
che gorgheggia li vicino
fischia tranquillo la sua canzone
lui pensa, è giunta la liberazione
allora sorte piano piano
sale sul monte dove c’è il partigiano.
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Il Partigiano
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IN UN PICCOLO PAESE
SUL MONTE ARROCCATO
UN MATTINO ARRIVA LA SS DELLA GESTAPO .
CIRCOLA NEL PAESE CON PASSI ARROGANTI
SEMINANDO IL TERRORE FRA GLI ABITANTI .
AD OGNI PORTA BUSSANO COL CALCIO DEL FUCILE
GLI ABITANTI SONO COSTRETTI AD APRIRE .
ENTRANO CON ARIA MINACCIOSA ,
GIRANO OGNI STANZA CERCANO QUALCOSA
TROVANO DEI GIOVANI ANCORA ADDORMENTATI
E NELLA PIAZZA VENGONO PORTATI .
DAVANTI A TANTA POVERA GENTE
VENGONO IMPICCATI SELVAGGIAMENTE .
SOLO PERCHE ‘ PORTANO
UN FAZZOLETTO TRICOLORE
PER QUESTO SONO STATI
UCCISI IN POCHE ORE .
TRISTE GUERRA DEL NOSTRO PASSATO
QUANTE VITE HANNO MASSACRATO .
VOI CHE COMANDATE CERCATE DI CAPIRE
GUERRE FRA STATI VUOL DIRE MORIRE .
VOGLIAMO LA PACE NON PIU ‘ GUERRA
VIVERE IN PACE SU QUESTA TERRA .
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Data da Ricordare
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DICIOTTO LUGLIO QUESTA DATA
NON VA DIMENTICATA ,
E ‘ STATA UNA TRISTE GIORNATA
PER QUESTA PICCOLA BORGATA .
IL RICORDO DI QUELLO CHE E ‘ STATO
GIOVANI UCCISI DALLA GHESTAPO
PIUTTOSTO CHE ANDARE AL FRONTE
A UCCIDERE I PROPRI FRATELLI,
SI ERANO RIFUGIATI SUI MONTI
LA SS LI CHIAMAVA RIBELLI .
IN QUESI GIORNI BASTAVA POCO
PER ESSERE FUCILATO
SE TI TROVAVI SUL SENTIERO SBAGLIATO .
QUESTA NON ERA PIU ‘ GUERRA
MA UCCIDERE L ‘UMANITA ‘
GIOVANI E VECCHI DI OGNI ETA ‘
QUALCUNO VORREBBE CHE LA RICORRENZA
FOSSE DIMENTICATA
COME SI FA HA DIMENTICARE ??
CHI HA PERDUTO IL MARITO
IL FRATELLO OPPURE IL PADRE ?
PERCIO ‘ BISOGNA RICORDARE QUELLO
CHE E ‘ STATO E ‘ UNA PAGINA
DI STORIA DEL NOSTRO PASSATO .
Pierrot 1929
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