Le ricette de La Frusah : l’aglio

Le ricette de La Frusah : l’aglio

“L’aglio”

“Amore mio,

Oh Toscano,

spicchio d’aglio…

Vando ti veddo,

Di lontano,

Me la squaglio!!!”

 

L’aglio che hó vi ner cestino della biciretta, è ‘una ‘osa fenomenale!
Vien dar Medioriente,  fa di morto bono alla circolassion, per e llarteriosclerozi e per e pormoni.
N’anderebbe mangio uno spicchio ar dì , ma armeno per un anno.
Velli che han problemi che ‘un lo digeriscano o che ni puzza ir fiato lo doverebbin di mangia’ a digiuno e beve tanta acqua di Guamo, così l’aglio ni passa lo stómba’o e ariva diretto in pancia, via nell’intestini, induve s’assorbe tutte le virtù. Perché di lì t’entra ner sangue e ariva a pormoni.
Che po’ fa ancho dimagrì, disinfetta, t’abbassa il polistirolo, fa’ bono ar fegato e ar metambolismo der corpo.
Se po’ hai ismesso di fuma’ e hai paura d’inquartà, ti fa rimané der tu peso.
Vando lo scegliete ar mercato, fate ammodo che li spicchi un siano troppo piccini o aggrinśiti sennò vor dì che è vecchio.
Se v’appusza ‘n casa lasciatini la buccia senza sguasciallo o tenetelo ammollato prima ner latte.
Se v’appusza ‘r fiato doppo avello mangio masti’ate ‘na foglia di sarvia o un chiccin di ‘affé.
Se ‘un vi risce d’ingollallo crudo lo potete strofinà sulla bruschetta, mettelo nell’ansuppa, friggelo e via discorendo.
Che po’ a Mozzan ci fanno ancho la fiera a settembre dell’aglio e delle cipolle!
W L’AGLIO di LUCCA
Testo di fantasia senza rilevanza medico-scientifica
il Lustro
dario.barsotti@hotmail.it
No Comments

Post A Comment