22 Apr Lucca com’era: nuovi e vecchi mestieri
Il periodo relativo agli anni 50 in particolare, è stato caratterizzato da una serie di modifiche di vita relative alla lenta ma progressiva scomparsa di antichi mestieri e la timida nascita di nuove attività, il tutto legato alle numerose novità tecnologiche spesso provenienti dagli emergenti mercati degli Stati Uniti. Ecco quindi che i fabbricanti di ghiaccio presenti in centro (Casentini alla scesa di S.Agostino e Centoni in Piazza San Salvatore) furono poco a poco soppiantati dai frigoriferi e dai congelatori, così come le vecchie cassettine di legno retinate nelle quali veniva riposto ciò che non poteva mantenersi a lungo e che venivano collocate fuori da una finestra rigorosamente esposta nella parte più fresca dell’abitazione.
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Il ghiaccio era essenziale, in caso di malattia per la quale fosse stato necessario l’utilizzo per la corretta conservazione del rivoluzionario antibiotico pennicellina, novità medica del momento che rappresentava, in molti casi, l’unica cura efficace per le molte affezioni ereditate da anni di sofferenza.
In alternativa all’acquisto di un pezzo di ghiaccio, era necessario chiedere il favore al proprio macellaio di poter riporre la medicina presso la sua ghiacciaia.
Un altro mestiere scomparso è quello del fotografo ambulante. Chi non ha fra i propri ricordi di casa almeno una foto scattata mentre passeggiava con la famiglia o gli amici in piazza san Michele o Piazza Grande? I fotografi Petrini, Ercolini, Puccinelli o Simonetti erano costantemente in agguato. (vedi foto)
Utilizzando macchine fotografiche semplici, prima di far stampare una copia era necessario andare a scegliere fra i provini quelle più gradite. Questo anche per evitare una cospicua spesa, in considerazione dell’elevato costo che in quei momenti avevano le stampe.
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di Carlo Rossi
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